lunedì, marzo 27, 2006

La sola patria in cui mi riconosco è l'umanità

Porco cane, da qualche giorno ci martellano con dibattiti e stronzate elettorali, promesse fatue, ossimori viventi (il Berlusca libertario!), pezzi di merda esposti ingiaccaecravattati, resti del fondo della pentola unta, rigurgiti del passato come zombie da ultratomba.
E poi le solite litanie: "La famiglia pilastro della società" o "i valori dei cattolici". Ma proprio voi? Proprio voi che ce l'avete da sempre tirato nel culo venite a parlare di famiglia e di valori? Siete solo dei poveracci, falsi ispirati ai valori di Colui che invece scese a predicare concetti da voi disattesi e misconosciuti come uguaglianza, umiltà, povertà, giustizia.
Ma una cosa la devo dire forte perché non ne posso proprio più. Non sopporto più sentire parlare di "clandestini", "immigrati", "buttiamoli fuori" e altre stronzate simili. LA MIA UNICA, SOLA PATRIA IN CUI MI RICONOSCO E' L'UMANITA'. Finché uno stupido confine, o dogana, o passaporto o qualsiasi altro fottutissimo limite posto dall'uomo mi potrà fermare o limitare il mio DIRITTO ad andare e a vivere in qualsiasi luogo di questa terra, mi sentirò un apolide in un mondo sbagliato. Finché non si capisca che non si può difendere ciò che "è nostro" quando abbiamo ridotto altri alla fame, finché globalizzazione non significhi sviluppo per tutti, manderò a cagare questi 4 stronzi che dal loro tinello di casa di merda ereggono le loro difese contro l'albanese che arriva. Da oggi mi sento un po' olandese: intollerante nei confronti di chi non è tollerante, di chi ha paura o teme, o giudica, o pre-giudica gli altri perché stranieri. Andate tutti quanti a cagare.
Boia, però sono stato duro, cazzo.