lunedì, marzo 27, 2006

Internet, ovvero la vera rivoluzione del secolo XX

Ho appena letto un ottimo post sul blog unounoduetrecinqueoototredici che fedelmente riporto di seguito:
La nuova legge in Germania compara (parole loro!) chi ruba in un negozio con chi scarica un DVD.
C'e' una differenza abissale, e la differenza e' chi e' il danneggiato. Nel primo caso e' il proprietario del negozio (che ha gia' pagato alle aziende discografiche), nel secondo...e' tutto da decidere, non basta supporre che il crollo delle vendite nel settore sia per colpa di chi scarica.
E' un fatto abbastanza storico che quando il valore aggiunto di un prodotto e' troppo alto (tasse sull'alcol, sulle sigarette, etc) qualcuno trova il modo di fornire lo stesso prodotto illegalmente.
Purtroppo nel caso dei DVD/CD il valore aggiunto rappresenta tutto il prezzo del prodotto. Non proprio tutto, ma quasi: il prodotto in se (il supporto) costa zerovirgolazeroqualcosa. Quello che si paga e' l'idea, la proprieta' intellettuale, che, onestamente, non vale 20 carte a CD, o 30 per un DVD.
"Non vale? Chi lo dice che non vale 20 euro??", gridano le case [disco,cinemato]grafiche. Forse dimenticano un paticolare, che il prezzo lo fa il mercato. Se questo mercato non puo' pagare questi prezzi, e loro non possono ridurre i prezzi, il mercato non ha ragione di esistere.


Più che il prezzo lo fa il mercato, oserei dire che qualcuno dimentica che internet, oltre ad essere una grande boutique dove si può comprare e trovare tutto, è anche una rivoluzionaria e finalmente libera fonte di informazione. Di più: è lo strumento con il quale tutti (o quasi) possono accedere e fruire di qualunque forma di arte, e finalmente ogni espressione artistica è libera e gratuita. Finché questo sarà garantito internet rimarrà uno strumento straordinario. Poi chissà.